Il cast di Mare Fuori 4 sul palco dell’Ariston nella seconda serata del Festival di Sanremo
Lo scrittore Matteo Bussola ha scritto un glossario delle nuove parole dell’amore “perché i sentimenti si possano accudire”, così ha detto Amadeus presentando questo importante momento su Raiuno. Nella serata del 7 febbraio di Sanremo, queste parole sono state lette dai ragazzi di “Mare Fuori”
Il monologo degli attori di Mare Fuori 4 con: Matteo Paolillo e Giovanna Sannino, seguiti da Yeva Sai e Domenico Cuomo. Hanno fatto il loro ingresso sul palco anche Antonio D’Aquino con Francesco Panarella, poi Maria Esposito e Massimiliano Caiazzo.
“Ascolta”
“’Ascolta’ è la prima parola – dice Giovanna Sannino, Carmela nella serie tv – una donna che ti parla, si fida di te. Non trattarla mai con sufficienza, o con fastidio, neanche quando ti sembra che si stia lamentando di qualcosa. Perché c’è differenza tra lamentarsi di te e lamentarsi con te”.
“Accogli”
“’Accogli’ è la seconda – Matteo Paolillo, che nella serie ha il ruolo di Edoardo – Nessuno si merita la violenza di dover aderire ad aspettative altrui, di essere considerato troppo, o troppo poco. Non ancora o non più. Facciamo invece sempre sentire chi amiamo: accolto, esattamente per quel che è. Poiché tutti noi abbiamo diritto non a sentirci amati nonostante, ma a essere amati proprio perché”.
“Accetta”
A Yeva Sai, “accetta”: “Non sempre l’amore dura. E, dopo un percorso condiviso, può succedere di dover spezzare un cuore, pur di non spezzare noi stessi. Perché siamo al mondo per fiorire, non per appassire all’ombra di rapporti in cui non ci riconosciamo più. Ecco perché amare, a volte, può voler dire accettare che le persone siano felici anche senza di te”.
“Impara”
Domenico Cuomo, “impara”: “L’amore è un lavoro. E impararlo è forse la vera ragione per cui siamo qui. Si può riuscirci solo con un’applicazione quotidiana. Tu le insegni le tue parole, lei ti insegna le sue. Fino a quando non inventerete le vostre”.
“Verità”
“Verità” Antonio D’Aquino “Abbandoniamo gli stereotipi del vero uomo o della vera donna, per ambire a essere uomini veri e donne vere. Gli uomini veri e le donne vere vivono e amano nel mondo, accolgono le loro diversità e quelle degli altri come una risorsa, sapendo che sono proprio queste a renderli liberi”.
Francesco Panarella “accanto”: “Una coppia non si fonda sull’attribuire ruoli, ma sul condividerli, non sul tracciare confini, ma sullo starsi accanto, certe volte perfino sull’attendersi, accettando anche i momenti di silenzio in cui ti sembra che non stia succedendo niente. Ma quell’attesa è solo ciò che prepara il tuo meglio. Quel silenzio è solo ciò che testimonia il tuo amore”.
“NO”
Maria Esposito (Rosa Ricci) dice “No”: “È una parola dura, che dobbiamo riuscire a pronunciare e che gli altri devono esser pronti a ricevere. “No” è la parola che stabilisce il perimetro della nostra volontà, e rende chiaro che l’amore non deve c’entrare mai, mai con il possesso. Per questo “no”, a volte, è la più alta dichiarazione d’amore che si possa fare”.
“Insieme”
Infine, Massimiliano Caiazzo “Insieme”: “E sì, può sembrare una parola fuori moda, soprattutto in questi tempi in cui a donne e uomini, talvolta, capita di viversi come avversari. Ecco la parola più preziosa di tutte, quella su cui investire per il futuro. Perché ciò che conta è che ricominciamo a guardare gli uni negli occhi degli altri. Quel che sceglieremo di vedere, dipenderà solo da noi”.