In uscita ‘Finalmente l’alba’. Ambientato a Cinecittà, 300 copie dal 14 febbraio
Dopo la tappa a Venezia 80 (Selezione Ufficiale), dal 14 febbraio 2024 nei cinema d’Italia con 01 Distribution Finalmente l’Alba, il nuovo film di Saverio Costanzo (L’amica geniale).
Il film è interpretato anche da Lily James, Joe Keery, Rachel Sennott, Alba Rohrwacher (nei panni di Alida Valli) e Willem Dafoe. Il cast è completato da Rachel Sennott. Anna Manuelli , Marco Gambino, Paul Boche, Benjamin Stender, Alexia Murray, Eric Alexander, Andrea Ottavi, Gabriele Falsetta, Fabiola Morabito, Enzo Casertano, Giuseppe Brunetti, Michele Melega, Carmen Pommella. Elena Stefanuto.
Trama Finalmente l’alba è il viaggio lungo una notte della giovane Mimosa che, nella Cinecittá degli anni Cinquanta, diventa la protagonista di ore per lei memorabili. Una notte che da ragazza la trasformerà in donna.
Finalmente l’alba: la recensione
Finalmente L’Alba di Saverio Costanzo è una fusione di generi, il tutto racchiuso in una confezione strana ma accattivante. È un film sulla realizzazione di film e include anche frammenti di produzioni immaginarie in sequenze semi-surreali e oniriche. È un film su come il glamour di Hollywood, in particolare quello della Roma degli anni ’50, sia una mera facciata e su come ci siano alcune cose che abiti eleganti e trucco non possono nascondere. Ed è anche un film che fa un passo di porco in riferimento al famoso omicidio irrisolto di Wilma Montesi, e cerca un po’ goffamente di paragonare il viaggio notturno di Mimosa a una sorta di redenzione.
Il risultato finale è qualcosa che è un po’ fuori dal comune, un po’ fantastico e anche un po’ dappertutto . Finalmente L’Alba è, in sostanza, la storia di Mimosa, una giovane che letteralmente inciampa sul palco del mondo dello spettacolo, e l’esordiente Antonaci offre un’ingenuità quasi perfetta con gli occhi spalancati. Lotta con i suoi nuovi compagni mentre parlano inglese, affidandosi a Rufo di Defoe come traduttore e guida. È costantemente in soggezione davanti alle persone ricche e affascinanti da cui si ritrova circondata, inclusa l’attrice italiana Alida Valli (Alba Rohrwacher), che ha ammirato al cinema durante la sequenza di apertura del film.
E anche se all’inizio del film Mimosa è piuttosto timida e innocente, alla fine ha acquisito una nuova sicurezza. Costanzo, letteralmente, manifesta questa idea come un vero leone, che ruggisce protettivo dalla sua gabbia prima della sua selvaggia notte di dissolutezza, ma che cammina orgogliosamente accanto a lei al mattino. È un modo strano e semi-surreale di visualizzare il viaggio di Mimosa , che agisce quasi al posto del fatto che Mimosa abbia molti dialoghi. Invece, è semplicemente portata in giro, parlata e raramente con lei , umiliata e liberata, e essenzialmente attraversa una storia di formazione nello spazio di poche ore. Flirta al limite del sottosviluppo, ma Antonaci dice basta con la semplice espressione facciale e Costanzo la fa franca.
Nei panni della capricciosa Josephine, la performance di Lily James sembra deliberatamente scombussolata, passando da dolce a sensuale a imbronciata in un batter d’occhio. Funziona quando il film la vede nei panni di Josephine, ma traballa un po’ durante il suo ruolo da protagonista nei panni del Faraone, dove si sente – forse deliberatamente – sul lato più allegro. Joe Keery è adeguatamente gentile nel ruolo del protagonista emergente, e Defoe potrebbe essere la persona più gentile che Mimosa incontra per l’intera serata. È un cast stranamente curato ma coinvolgente che si completa bene a vicenda, elevando materiale che oscilla oltre i recinti ma non sempre atterra.