Il 23 agosto è uscito nella sale italiane il nuovo film di Cristopher Nolan basato sulla biografia del fisico statunitense Robert Oppenheimer – interpretato da Cillian Murphy (Peaky Blinders) – una figura di spicco che ha influenzato la fisica moderna ed è ricordato da tutti come “il padre della bomba atomica”.
Direttore del laboratorio di Los Alamos durante il “Progetto Manhattan” ha contribuito alla creazione dell’arma più potente mai esistita fino a ora, ma fu anche autore di importanti studi nel campo della meccanica quantistica.
Vediamo insieme alcune curiosità intorno al film e che riguardano la figura di Oppenheimer.
1 – La sceneggiatura del film è tratta da un libro
Per creare la sceneggiatura del film, Christopher Nolan si è basato sul libro “Oppenheimer. Trionfo e caduta dell’inventore della bomba atomica adattato ” di Kai Bird e Martin J.Sherwin, vincitore del premio Pulitzer nel 2005.
L’autore Kai Bird ha elogiato il film, dicendo al New York Times che il suo coautore, Marty Sherwin, scomparso di cancro nell’ottobre 2021, “sarebbe stato profondamente soddisfatto” dell’accuratezza storica del film.
2 – La scelta del Los Alamos per l’attuazione del Progetto Manhattan non è stata casuale
Robert Oppenheimer, e il capo militare del progetto, il generale Leslie Groves, avevano bisogno di luogo con un un clima moderato e un abbondante approvvigionamento idrico.
Percival C. Keith, membro del consiglio di pianificazione dell’Ufficio per la ricerca e lo sviluppo scientifico del governo degli Stati Uniti, suggerisce Los Alamos situato nel New Mexico. Keith conosceva bene la zona (i suoi figli avevano frequentato un campo estivo alla Los Alamos Ranch School) ma anche Oppenheimer, che aveva un ranch nelle vicine montagne Sangre de Cristo.
3 – Christopher Nolan ha ricreato la città di Los Alamos e non ha usato la CGI per ricreare i test delle bombe
Nolan ha ricostruito la città di Los Alamos non lontano dalla città originale ed è riuscito a filmare all’interno di alcuni degli storici edifici del Progetto Manhattan, ma anche nella casa dove viveva Oppenheimer insieme alla moglie Kitty e i suoi due figli.
Nolan ha dichiarato all’Hollywood Reporter che non ha usato la CGI per la scena del Trinity Test e non ha nemmeno fatto esplodere una bomba atomica.
È lusinghiero che la gente pensi che sia capace di qualcosa di così estremo, ma è anche un po’ spaventoso
La scena è stata ricreata su un set appositamente costruito, usando miniature che il supervisore degli effetti speciali Scott R. Fisher ha chiamato “big-atures” a causa del fatto che hanno cercato di rendere i modelli il più grandi possibile. Magnesio, benzina, propano e polvere di alluminio sono stati usati per ricreare l’esplosione.
4 – Due scienziati morirono durante Progetto Manhattan
Due fisici morirono durante il progetto, Harry Daghlian nel 1945 e Louis Slotin nel 1946. Entrambi gli uomini stavano eseguendo esperimenti sullo stesso nucleo di plutonio.
5 – Oppenheimer non ha pronunciato per la prima volta la citazione “Sono diventato la morte, distruttore di mondi” durante un momento di intimità con i Jean Tatlock
In un documentario televisivo della NBC del 1965, Robert Oppenheimer ha citato il verso della scrittura indù Bhagavad Gita. Oppenheimer ha dichiarato che il verso gli è venuto in mente mentre guardava il test.
6 – La potenza dell’esplosione del Test Trinity allarmò gli scienziati
Alcuni di coloro che assistettero alla detonazione, incluso lo stesso Oppenheimer, si dichiararono favorevoli a un’esplosione dimostrativa, per indurre il nemico alla resa, ma senza utilizzarla sui civili
Purtroppo non furono ascoltati.
Oppenheimer commentò in seguito:
“Sapevamo che il mondo non sarebbe stato lo stesso. Alcune persone hanno riso, alcune persone hanno pianto, la maggior parte delle persone era in silenzio.
7 – In seguito Oppenheimer si è scagliato contro la proliferazione nucleare e lo sviluppo della bomba a idrogeno
Dopo la seconda guerra mondiale, si espresse apertamente a favore di un’intesa internazionale per evitare una corsa agli armamenti nucleari.
Rifiutò in seguito di unirsi al progetto di costruzione della bomba a idrogeno su cui stava lavorando il fisico di origine ungherese Edward Teller.