Philip Seymour Hoffman è stato scritturato nel ruolo di Plutarch Heavensbee per The Hunger Games: Catching Fire, e avrebbe avuto un ruolo significativo nel resto del franchise, che si è concluso con The Hunger Games: il canto della rivolta – Parte 2. Plutarch Heavensbee è un personaggio affascinante, in quanto il pubblico lo conosce come capo giocoliere dei 75° Hunger Games, ma si scopre che ha contribuito a orchestrare la fuga di Katniss nel Distretto 13 verso la fine di Catching Fire, lavorando all’interno di quel distretto per contribuire alla caduta del Campidoglio.
L’immenso talento di Hoffman ha dato vita a Plutarch in modo vivido e il rapporto del personaggio con Katniss è stato avvincente da vedere evolvere nel corso degli ultimi tre film. È una delle migliori interpretazioni dell’intero franchise. Verso la fine della serie, però, si è verificata una tragedia e il regista Francis Lawrence ha dovuto prendere alcune decisioni difficili riguardo a Plutarch Heavensbee.
Phillip Seymour Hoffman è morto prima della fine delle riprese
C’erano ancora alcune scene di Plutarch Heavensbee da girare
Il 2 febbraio 2014, Philip Seymour Hoffman è tragicamente scomparso, lasciando un’eredità duratura come uno dei migliori attori di tutti i tempi. Al momento della sua morte, The Hunger Games: Mockingjay – Parte 2 era ancora in fase di riprese. Sebbene si fosse vicini alla fine della produzione, rimanevano ancora alcune scene per il Plutarch Heavensbee di Hoffman e bisognava trovare un modo per aggirare la tragedia. Mentre molti studios hanno scelto la strada più all’avanguardia, Mockingjay – Parte 2 ha optato per qualcosa di molto più semplice.
Come Il canto della rivolta Parte 2 ha mantenuto la scena finale di Hoffman senza CGI
I registi hanno fatto sì che l’Haymitch di Woody Harrelson leggesse a Katniss una lettera del Plutarch di Hoffman
Il cinema si trova in un periodo in cui gli studios si accontentano di ricreare in CGI attori che non sono più in vita o che sono molto più vecchi dei personaggi che hanno interpretato. Per la maggior parte di loro, non hanno un bell’aspetto e per altri può sembrare irrispettoso “riportarli in vita” in qualche modo solo per ritrarre il personaggio che hanno interpretato. Quando Philip Seymour Hoffman morì, c’era ancora una scena cruciale per Plutarch e Katniss, ma invece di usare la CGI, i registi decisero di fare qualcosa di completamente diverso.
Dopo la scena in cui Katniss uccide il Presidente Coin, l’Haymitch di Woody Harrelson va a parlarle, leggendole una lettera scritta da Plutarch. Si tratta di un cambiamento significativo perché, nel libro, è Plutarco ad andare a parlare con Katniss. Date le circostanze, però, i registi hanno deciso di sostituire Haymitch che le legge una lettera di Plutarco con una ricostruzione in CGI di Hoffman.
Si discute molto se scegliere la strada della CGI per le interpretazioni dei personaggi sia una mossa giusta o meno, ma per The Hunger Games: Mockingjay – Parte 2, hanno fatto la scelta giusta. Non solo sarebbe stata una distrazione, dato che la tecnologia del 2015 non era lontanamente paragonabile a quella attuale, ma avrebbe anche smorzato gran parte del peso emotivo della scena. Il fatto che sia Haymitch a parlare con Katniss non fa che riaffermare il legame che i due hanno costruito nel corso della serie, mantenendo comunque in primo piano la parola di Plutarch.
Naturalmente, sarebbe stato impossibile per loro eguagliare il tipo di interpretazione che Philip Seymour Hoffman avrebbe dato in quella scena. La decisione ha contribuito a rendere il finale di The Hunger Games: Mockingjay – Parte 2 molto più forte. Il regista Francis Lawrence la pensava allo stesso modo e in un’intervista rilasciata all’HuffPost Live ha parlato della decisione di utilizzare una lettera piuttosto che la CGI, dichiarando:
Era uno dei più grandi attori, credo, di tutti i tempi e penso che cercare di fingere un’interpretazione di Philip Seymour Hoffman sarebbe stato catastrofico e non avrei mai voluto farlo… Penso solo che questo fosse il modo migliore per aggirare una cosa così orribile.
