La quarta stagione della serie andrà in onda l’11 novembre su Rai Uno. Alla Festa del cinema di Roma abbiamo visto i primi due episodi in anteprima
Alba Rohrwacher – Elena Greco
Ho rispettato molto il percorso di Margherita Mazzucco nel ruolo di Lenù, anche perché l’ho seguita sin dall’inizio, dalle prime stagioni, Abbiamo passato ore insieme in sala di doppiaggio, in parte è stato un percorso naturale. Il giorno in cui abbiamo girato l’ultimo episodio della terza serie, quello in cui si passano il testimone allo specchio nel bagno dell’aereo, eravamo vestite uguali, pettinate allo stesso modo, i nostri sguardi si sono cercati e trovati. Nella quarta stagione c’è un processo di appropriazione del personaggio, ma fa parte di tutto il percorso.
Irene Maiorino – Lila Cerullo
Emancipazione femminile, lotta di genere e di classe accomunano sia Lila che Lenù, ma lo fanno in modo diverso. Il diverso e la dualità, valori universali che appartengono un po’ a tutti. Io ho preso il testimone di Lila e ho cercato di rispettarla in tutto, soprattutto di raccogliere l’eredità di Gaia Girace con grande rispetto. Nel finale vedrete una Lila che mi appartiene davvero. Con Gaia Girace non ci eravamo mai incontrate per mia volontà, però devo dire che quando ci siamo viste è stato incredibile, ci siamo fissate per un po’ e l’effetto era dirompente.
Fabrizio Gifuni / Nino Sarratore
Io ero quasi completamente a digiuno de L’Amica geniale, non avevo mai affrontato i quattro libri nonostante ne avessi letto altri di Elena Ferrante. Non avevo idea del guaio in cui mi stavo andando a ficcare con Nino Sarratore (ride, ndr). Ho avuto qualche dubbio iniziale sulla voglia di passare quasi un anno di riprese in compagnia di questo individuo. Nino è un catalizzatore di odio, difficile da sostenere, quindi la sfida è stata la caccia a dei brandelli di luce che potessero un minimo riabilitarlo ai miei occhi. Questo anche perché nella quarta stagione è la caduta, la trasformazione di un ragazzo affascinante in un uomo ridicolo, il picco massimo del suo narcisismo, il re è nudo, insomma. Mi sono dovuto prendere sulle spalle il suo tonfo ma in me è prevalsa la passione per questo lavoro, spero si noti. Molto spesso i personaggi ti possono restare addosso e io, ad oggi, ne ho interpretati tanti e molto diversi tra loro, senza una netta definizione di genere. È una festa per chi come me fa questo mestiere e penso anche per il pubblico. Nino ha anche la maledizione della stirpe, provenendo da cotanto padre, e questo ha reso ancora più difficile la ricerca di una luce in lui.
Saverio Costanzo, creatore de L’Amica Geniale
Ho sempre pensato che Laura Bispuri aveva sempre mostrato una grande eleganza nei suoi lavori e una grande capacità di gestire personaggi femminili anche pericolosi. Lo è elegante non perché è una donna, non credo nella questione di genere nell’arte. Dieci episodi tutti girati da un solo regista è stata un’impresa epica, non era scontato.
La sinossi del romanzo
Storia della bambina perduta è il quarto e ultimo volume dell’Amica geniale, la saga italiana che ha avuto più successo in questi anni, confermando l’autrice, già conosciuta per i precedenti romanzi, come una delle massime scrittrici al mondo.
Le due protagoniste Lina (o Lila) ed Elena (o Lenù) sono ormai adulte, con alle spalle delle vite piene di avvenimenti, scoperte, cadute e “rinascite”. Ambedue hanno lottato per uscire dal rione natale, una prigione di conformismo, violenze e legami difficili da spezzare. Elena è diventata una scrittrice affermata, ha lasciato Napoli, si è sposata e poi separata, ha avuto due figlie e ora torna a Napoli per inseguire un amore giovanile che si è di nuovo materializzato nella sua nuova vita. Lila è rimasta a Napoli, più invischiata nei rapporti familiari e camorristici, ma si è inventata una sorprendente carriera di imprenditrice informatica ed esercita più che mai il suo affascinante e carismatico ruolo di leader nascosta ma reale del rione (cosa che la porterà tra l’altro allo scontro con i potenti fratelli Solara).
Ma il romanzo è soprattutto la storia di un rapporto di amicizia, dove le due donne, veri e propri poli opposti di una stessa forza, si scontrano e s’incontrano, s’influenzano a vicenda, si allontanano e poi si ritrovano, si invidiano e si ammirano.
Attraverso nuove prove che la vita pone loro davanti, scoprono in se stesse e nell’altra sempre nuovi aspetti delle loro personalità e del loro legame d’amicizia. Intanto la storia d’Italia e del mondo si srotola sullo sfondo e anche con questa le due donne e la loro amicizia si dovranno confrontare.
Il cast
Fabrizio Gifuni prende il posto di Francesco Serpico nel ruolo di Nino Sarratore, lo scrittore amato da Lenù. Elena Ferrante, Francesco Piccolo, Laura Paolucci e Saverio Costanzo sono gli autori dei soggetti e delle sceneggiature.
Alla regia troviamo Laura Bispuri che sostituisce Daniele Luchetti. Saverio Costanzo, Paolo Sorrentino, Jennifer Schuur, Elena Recchia e Guido De Laurentiis sono i produttori esecutivi.
La quarta stagione è prodotta da Fandango, The Apartment, Fremantle Italy e Wildside. Lorenzo Mieli produce per Fremantle Italy, The Apartment e Wildside, Domenico Procacci per Fandango, in collaborazione con Rai Fiction e HBO Entertainment.