La società cinematografica londinese Tyburn Film Productions sta portando in tribunale la Disney per l’utilizzo delle sembianze di Peter Cushing in Rogue One: A Star Wars Story. Il celebre attore horror Peter Cushing ha avuto un ruolo chiave nel ruolo del Grand Moff Tarkin nel primo film di Guerre Stellari, ma è purtroppo scomparso l’11 agosto 1994. Industrial Light & Magic ha utilizzato una tecnica CGI all’avanguardia per riportare Cushing in Rogue One, utilizzando l’attore Guy Henry come controfigura digitale.
Secondo il Telegraph, la Tyburn Film Productions ha avviato un’azione legale contro la Lucasfilm e i produttori Lunak Heavy Industries, sostenendo che la “riproduzione” dell’immagine di Cushing ha violato un contratto stipulato con l’attore prima della sua morte. Gli avvocati hanno sostenuto che l’accordo era stato stipulato per la prevista apparizione di Cushing in un film per la TV che non è mai stato realizzato, mentre la Lucasfilm ha protestato sostenendo di non ritenere necessaria l’autorizzazione e di possedere i diritti di utilizzo dell’immagine di Cushing dal film originale. L’Alta Corte ha ora stabilito che la questione debba andare in giudizio, anche se il giudice Tom Mitcheson KC non ha ritenuto il caso “indiscutibile”.
Cosa significa la causa di Peter Cushing per Hollywood?
È una questione di proprietà.
Guardando al caso di Peter Cushing, la questione è in realtà quella del diritto d’autore: se l’accordo del 1994 della Tyburn Film Productions abbia davvero proibito alla Lucasfilm di utilizzare le sembianze di Cushing, il che significa che ne è “proprietaria” in perpetuo. A parte le considerazioni etiche, la proprietà sarà sempre la questione legale principale. La questione sarà ora risolta in tribunale.
Si tende sempre a sopravvalutare l’importanza di qualsiasi caso legale. Questa causa non riguarda il dibattito etico; è una semplice questione di proprietà, che sembra essere spinosa a causa della natura dei contratti coinvolti. Più interessante, tuttavia, è la questione se sia mai giusto per uno studio reclamare la proprietà dell’immagine di una persona dopo la sua morte, per non parlare della sua riproduzione.
Abbiamo visto quanto tali questioni possano essere controverse dopo la scomparsa di Carrie Fisher, con la Lucasfilm che ha promesso pubblicamente di essere rispettosa del ruolo della Principessa Leia in Star Wars: L’ascesa di Skywalker.
Questo problema non è destinato a scomparire, soprattutto ora che i film e le serie televisive di Star Wars stanno espandendo i principali conflitti imperiali nel periodo in cui Leia avrebbe dovuto essere un personaggio chiave della Nuova Repubblica. Dovrebbero esserci dei recast o della CGI? O la narrazione dovrebbe in qualche modo escludere Leia dalla storia nell’era dei Mandaloriani?
Questo problema non è nuovo, naturalmente, ma credo che sia la continua evoluzione della tecnologia digitale ad averlo reso particolarmente pressante. La “uncanny valley” si sta gradualmente chiudendo e le ricreazioni in CGI stanno diventando indistinguibili da quelle reali. Rogue One: A Star Wars Story è stato un passo fondamentale in un viaggio che potrebbe non essere saggio.
fonte: “The Telegraph”
