Come sappiamo l’attrice è “atterrata” al festival del cinema di Venezia insieme agli altri attori e al regista Tim Burton per la presentazione del film ‘Beetlejuice Beetlejuice’. Con questo articolo ripercorriamo la sua carriera cinematografica e non solo.

Winona Ryder (nata il 29 ottobre 1971 a Winona, Minnesota, Stati Uniti) è un’attrice americana che ha interpretato ruoli di rilievo in film popolari come Beetlejuice (1988), Heathers (1988), Dracula di Bram Stoker (1992) e L’età dell’innocenza (1993).

Inizialmente, la Ryder era nota per aver interpretato personaggi stravaganti e fuori dagli schemi, ma in seguito ha ottenuto il plauso della critica in ruoli da protagonista. Negli anni 2000, dopo una pausa dalla recitazione, Ryder ha fatto un notevole ritorno sul grande schermo, con ruoli in Star Trek (2009), Frankenweenie (2012) e, soprattutto, nella popolare serie di fantascienza-horror Stranger Things (2016- ), trasmessa su Netflix e per la quale ha ottenuto nomination ai Golden Globe e agli Screen Actors Guild Award.

Ryder è nata da Cynthia Palmer e Michael Horowitz, entrambi autori ed editori; suo padre era anche un libraio. All’età di sette anni si trasferì con la famiglia nella California settentrionale, dove il padre possedeva un terreno condiviso con altre famiglie.

Lì, in un ranch comune, trascorre il suo tempo frequentando la scuola, leggendo e giocando all’aria aperta. All’età di 10 anni, la sua famiglia si trasferisce a Petaluma, in California, e poco dopo inizia a prendere lezioni di recitazione all’American Conservatory Theater nella vicina San Francisco.

Ryder ha debuttato come attrice nel film Lucas, una commedia-drammatica romantica. Fu allora che scelse Ryder come cognome da far comparire nei titoli di coda del film. Il suo primo successo al botteghino fu il film Beetlejuice (1988), diretto da Tim Burton; in seguito avrebbe attribuito a Burton il successo della sua carriera. La Ryder ha ottenuto il suo primo ruolo da protagonista nella commedia nera Heathers (1988), acclamata dalla critica; la sua interpretazione della protagonista femminile, Veronica Sawyer, è stata ben accolta.

In seguito, la Ryder è stata scritturata per altri ruoli di rilievo, tra cui il ricongiungimento con Burton per interpretare la protagonista femminile del film fantasy Edward mani di forbice (1990), la partecipazione al fianco di Cher nella commedia-drammatica Mermaids (1990) e il ruolo di Mina Harker, il personaggio femminile principale in Dracula di Bram Stoker (1992), diretto da Francis Ford Coppola.

La Ryder ha poi recitato nel dramma storico L’età dell’innocenza (1993), diretto da Martin Scorsese. Per la sua interpretazione è stata premiata con un Golden Globe Award come miglior attrice non protagonista.

Nel 1994 è stata protagonista di Piccole donne, ottenendo il plauso della critica per la sua forte interpretazione della protagonista Jo March. Il successo della Ryder continua alla fine degli anni Novanta, con ruoli importanti in diversi film, tra cui Alien Resurrection (1997) e Girl, Interrupted (1999).

Nel 2001 la carriera della Ryder ha subito una flessione quando è stata arrestata per taccheggio, avendo sottratto merce per un valore di 5.500 dollari da Saks Fifth Avenue a Beverly Hills. Prima dell’incidente, le erano stati prescritti degli antidolorifici per la frattura di un braccio; tra i farmaci c’era anche l’ossicodone, che secondo Ryder l’avrebbe lasciata in uno stato confusionale. Durante questo periodo ha affrontato una forte ansia e depressione, condizioni che l’hanno afflitta per gran parte degli anni Novanta, durante la sua ascesa alla celebrità. Dopo l’arresto, la Ryder ha deciso di prendersi una pausa dalla recitazione, trasferendosi a San Francisco per stare più vicina ai suoi genitori.

La Ryder è tornata al cinema nel 2006, con un ruolo da protagonista nella commedia d’avventura The Darwin Awards e recitando in A Scanner Darkly. Successivamente ha recitato in diversi altri film, tra cui Sesso e morte 101 (2007), Star Trek (2009) e Frankenweenie (2012), quest’ultimo diretto da Burton.

A questi lavori ha fatto seguito la scelta del ruolo di Joyce Byers nella serie di fantascienza-horror acclamata dalla critica Stranger Things (2016).

L’interpretazione della Ryder in questo ruolo impegnativo ha ottenuto notevoli apprezzamenti da parte della critica. In seguito ha recitato nella serie televisiva drammatica Il complotto contro l’America (2020), trasmessa dalla HBO.

La Ryder è stata nominata più volte agli Academy Awards, ai Golden Globe Awards e agli Screen Actors Guild Awards, oltre ad aver ricevuto una nomination ai Grammy Awards per la sua narrazione del 1995 de Il diario di una bambina di Anna Frank.Adesso non vediamo l’ora di vederla nel nuovo film di Tim Burton in attesa della stagione finale di Stranger Things.

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