presentato “Finalmente l’alba” di Saverio Costanzo con Lily James e Joe Keery. Il regista, “racconto la perdita d’innocenza”
Dopo la presentazione in concorso al Festival del Cinema di Venezia avvenuta lo scorso settembre arriva in 300 sale il 14 febbraio, distribuito da 01 Distribution, Finalmente l’alba, il nuovo e atteso film di Saverio Costanzo con un cast importante che comprende nomi come Lily James, Joe Keery, Willem Dafoe e Alba Rohrwacher, oltre alla protagonista Rebecca Antonaci.
Costanzo: “Finalmente l’alba l’ho immaginato proprio se fosse stato un dialogo tra una diva hollywoodiana degli anni ’50 e una ragazzo contemporanea. Negli anni ’50 le donne, per poter essere libere, dovevano per forza compiacere l’ego e le aspettative maschili, oggi per fortuna non è più necessariamente così. Invece io volevo dialogare col presente anche se il mio sguardo è rivolto al passato, per provare a comprenderlo attraverso uno sguardo non nostalgico. Mimosa viene incoraggiata ad essere sempre se stessa, a non dipendere dallo sguardo degli uomini e la sua è una vera e propria presa di consapevolezza che avviene attraverso il cinema e il suo potere immaginifico.”
Lily James: “Per il ruolo di Josephine mi sono ispirata alle grandi attrici del passato, da Joan Crawford a Monica Vitti passando per Bette Davis, ma anche alle attrici della mia famiglia come mia nonna (l’attrice Helen Horton). Ho amato e ho sentito questo personaggio sin da subito, grazie anche all’aiuto di Saverio (Costanzo) e soprattutto ho adorato girare a Roma e a Cinecittà, respirare la storia del cinema e potermi così immedesimare ancora di più nei panni della mia Josephine. Anche se all’inizio può sembrare la classica cattiva, mano a mano acquisisce tridimensionalità e scorgiamo il suo lato umano.”
Antonaci: “La cosa più difficile è stata il togliere il giudizio dagli occhi di Mimosa, perché negli anni ’50 le cose erano molte diverse e la famiglia aveva un peso molto più grande nelle decisioni di vita di una ragazza: cosa potevi fare, chi potevi sposare erano tutte decisioni prese da altri per te. Il punto però è che Mimosa non era consapevole della propria situazione, quindi per interpretarla ho dovuto sospendere il giudizio, anzi eliminarlo del tutto.”
Joe Keery: “Sono stato fortunato perché Saverio mi ha voluto in questo progetto e ho potuto girare a Roma e a Cinecittà con un gruppo di interpreti straordinario. Sean è un attore e un uomo molto arrabbiato, ma che riesce a rivolgere la propria rabbia solo verso se stesso facendosi delle domande su che tipo di attore e di persona voglia essere. Tende ad essere molto autoreferenziale e un po’ egocentrico, ma la cosa buffa è che non si rende minimamente conto di quanto sia divertente mentre tutti gli altri lo trovano molto divertente.”
Rohrwacher: “L’aspetto che mi è sembrata più interessante della mia Alida Valli è che è l’unico personaggio, in mezzo a quell’ambiente oppressivo e infernale, a mettere in guardia Mimosa perché si accorge della sua essenza così pura e speciale.”