Raffaella Carrà, era conosciuta come la “la signora della televisione italiana” e aveva una carriera di sei decenni come attrice, artista discografica, conduttrice, modella e, in seguito, un simbolo di liberazione e diritti delle donne.

Nata a Bologna nel 1943, Raffaella Carrà è stata scoperta quando era giovane, firmando un accordo con la 20th Century Fox nel 1965 e apparendo in Von Ryan’s Express al fianco di Frank Sinatra.

Divenne la prima donna italiana a rivelare il suo ombelico in TV nel 1970 e, l’anno successivo, cantò Tuca Tuca mentre lei e un partner di danza maschile si toccavano in modo suggestivo, il che portò questo atto a essere bandito dall’emittente pubblica RAI.

Questo si è solo aggiunto al suo successo globale e Carrà ha utilizzato le sue performance per sfidare lo status quo, diventando una forte sostenitrice dei diritti LGBTQ + che l’ha portata a essere riconosciuta al World Pride di Madrid del 2017.

Raffa, che racconta tutta la sua vita pubblica, comincia subito la morte della protagonista, avvenuta il 5 luglio 2021 dopo una breve malattia. Annunciata in diverse lingue per mettere subito in chiaro lo statuto internazionale di un’icona e l’influenza culturale della showgirl più importante d’Europa.

Ma anche per aprire un cerchio, che ha a che fare con il mistero di una donna che, nel momento estremo, decide di escludere tutti dalla cerimonia degli addii, tenersi il dolore per sé, vivere gli ultimi giorni senza fare troppo rumore. Proprio lei, che il rumore l’ha cantato, ballato, incarnato.

Infatti era gelosissima del suo privato, era una donna che lottava per affermarsi in un mondo di uomini, che ha amato e sofferto come tutte.

Il resto vi invitiamo a vederlo, Raffa è in onda su Disney plus dal 27 dicembre

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