Il brano affronta il tema della solitudine, affondando le proprie radici nelle dinamiche esistenziali dei giovani d’oggi
“Uno come noi” è un brano generazionale che affronta il tema della solitudine affondando le radici nelle dinamiche esistenziali dei giovani d’oggi, messi di fronte al loro dilemma esistenziale vissuto come una necessità ontologica. Coautore e produttore del brano è Matteo Buzzanca, autore multiplatino e compositore di tutta la colonna sonora della serie, nonché già vincitore del prestigioso premio Soundtrack Stars Award al 75mo Festival del Cinema di Venezia.
“Uno come noi è un pezzo che nasce come tanti altri, piano e voce, in studio, è una traccia inclusiva quanto fredda. All’inizio non ero convinto della produzione, non c’erano le giuste vibes, a quel punto ho deciso di chiamare Matteo Buzzanca, che è anche il compositore di tutta la colonna sonora della serie, che ha dato un tocco di freschezza alla produzione. Quando Matteo mi ha detto che c’era la possibilità di inserire questa canzone all’interno della serie ero molto emozionato. Per me è stata la prima volta, ne sono onorato” – racconta Nashley.
NASHLEY, UNO COME NOI
Per ogni giorno che ho perso, yeah
non passa mai questo inverno che ho in me
tutta la pioggia che ho dentro
divide noi dall’inferno
vivo finché l’anima mi prenderà fuoco
quando sono freddo e mi riscaldo da solo
noi degli eroi vestiti d’amore e d’odio
se ho paura so che sono vivo e non morto
però ho capito che
le leggende non sono per sempre
forse sbaglierò tutte le strade
e non so se terrò l’equilibrio
prima di cadere
io sarò, uno come noi
Questi muri sembra che non hanno età
siamo fiori in mezzo al cemento, eh
forse un po’ lo siamo da sempre
io che sono un punto perso
in questa città
che non mi hai mai dato niente
e che mi chiedo da sempre
chi verrebbe a cercare uno come noi
uno come noi
uno come noi
uno come noi
uno come noi
uno come noi
Aspetto che la notte venga a prendermi
solo per non rendermi
conto che tutto ciò che è luce
non per forza è un bene
la vita è un film e siamo solo oggetti scenici
ed io che guardo al freddo i titoli di coda
e magari faccio del cielo un tappeto
e lo porto via
lo porto dove nessuno lo può guardare
ho sempre odiato la strada di casa mia
forse perchè mi ricorda ancora mio padre
le leggende non sono per sempre
forse sbaglierò tutte le strade
sono in gara col mondo
ma ho già vinto perché
io sarò, uno come noi
Questi muri sembra che non hanno età
siamo fiori in mezzo al cemento, eh
forse un po’ lo siamo da sempre
io che sono un punto perso
in questa città
che non mi hai mai dato niente
e che mi chiedo da sempre
chi verrebbe a cercare uno come noi
uno come noi
uno come noi
uno come noi
uno come noi
uno come noi