Paola Cortellesi apre la 18esima edizione della Festa del Cinema di Roma con C’è ancora domani, il suo debutto alla regia nelle sale dal 26 ottobre.

È cominciata il 18 ottobre 2023 la Festa del Cinema di Roma, manifestazione dove il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane è tra gli sponsor. Il film di apertura, che dà via alle innumerevoli proiezioni che si alterneranno fino al 29 ottobre, è “C’e ancora domani” di Paola Cortellesi. L’esordio alla regia dell’attrice romana tocca in modo decisamente non banale il tema della femminilità, declinandolo in una Roma degli anni ’40 appena uscita dalla guerra.

film racconta la storia di Delia (interpretata da Paola Cortellesi), moglie di Ivano e madre di tre figli. La sua vita ruota attorno a questi ruoli e lei si accontenta di questo. La storia si svolge nella Roma degli anni ’40, divisa tra la liberazione e le conseguenze della guerra. Ivano è il capo della famiglia e lavora duramente per portare a casa i pochi soldi che guadagna, spesso trattando Delia con disprezzo o addirittura usando la violenza. L’unico conforto di Delia è l’amica Marisa, con cui condivide momenti di leggerezza e confidenze intime. La famiglia è in fermento per il fidanzamento imminente della figlia Marcella, che spera di sposarsi presto con un ragazzo di ceto borghese per sfuggire alla famiglia imbarazzante. Delia accetta la sua vita e desidera solo un buon matrimonio per sua figlia. Tuttavia, l’arrivo di una misteriosa lettera darà a Delia il coraggio di ribaltare i piani stabiliti e immaginare un futuro migliore, non solo per sé stessa.

Paola Cortellesi in conferenza stampa.

“Mi piaceva celebrare quelle donne che nessuno ha mai celebrato, c’era dentro di me forte un’immagine, quella di una donna che prende uno schiaffone sulla faccia e poi si risveglia e fa le sue cose, da ‘pora Cenerentola’, senza rendersene conto. C’era la voglia di raccontare le storie di quelle nonne e di quelle bisnonne che hanno dell’incredibile, che si consumavano nel cortile, tutti insieme, con mariti che andavano e venivano dal fronte, donne che sono sempre state considerate delle nullità, loro stesse si sono sempre considerate così”

ha spiegato Cortellesinon volevo rendere particolarmente realistica la violenza, tanto siamo abituati a vederla ai limiti dello splatter. Non volevo che questo argomento, così delicato da trattare, diventasse una sorta di voyeurismo del tipo ‘vediamo quanto je fa male, vediamo il naso e le ossa rotte’. Ci tenevo a raccontarlo come un rituale, che accade spesso, che Delia si racconta come qualcosa che appare e scompare, la realtà c’è – ha aggiunto l’attrice – ma va anche via, perché lei se la lascia alle spalle, come niente fosse. Questo come niente fosse credo sia la cosa più violenta da mettere in scena”.

Mastandrea, che nel film interpreta il marito.

“Da questo film si possono tirare fuori tante opinioni e obiezioni – ha detto “credo che l’unica differenza da ieri ad oggi, sia che le donne hanno molta più consapevolezza di certe dinamiche. Nell’uomo non vedo differenza. Penso che le generazioni che Paola ha scelto di raccontare, le ha raccontate anche per spiegare quanti alibi usa un uomo. Credo sia importante cominciare a raccontare anche un uomo più debole, che non vuol dire perdente e che non abbia bisogno di mettersi una maschera con la quale poi fa quello che fa”.

Un cast al 100% romano

Paola Cortellesi, per esordire alla regia e raccontare la storia di Delia, ha scelto un cast totalmente romano. Con lei, oltre a Valerio Mastandrea, ci sono anche Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli, Vinicio Marchioni, Francesco Centorame.

Di marty_berny

Vengo da un galassia lontana lontana... Appassionata di cinema e serie tv anche nella vita precedente e devota ai Musical

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