Ariel è una sirena, una delle sette figlie del Re Tritone, ma ha una passione per il mondo di superficie che il padre non gradisce. Rischia la vita tra gli squali per esplorare i relitti in fondo al mare e raccogliere oggetti della terraferma, per lei molto misteriosi. Quando durante una tempesta salva un bel marinaio, che è anche un principe, ne resta perdutamente innamorata. I divieti del padre servono solo a spingerla in direzione di Ursula, la strega del mare, che le offre di renderla umana in cambio della sua voce. Ariel accetta e avrà solo tre giorni di tempo per baciare il principe, un’impresa ulteriormente complicata dal sortilegio della strega, che gioca sporco e le ruba anche la memoria…
La Sirenetta, la recensione
Ci sono dei punti positivi e negativi in questo live action.
Partiamo dai lati positivi: i 50 minuti in più hanno permesso al film di approfondire determinati dinamiche.
Una delle cose più belle di questo live action è il rapporto fra Ariel Eric i due attori che hanno reso l’innamoramento molto credibile.
Tuttavia in questo film c’è anche qualcosa che non va come il doppiaggio di Mahmood che è stato un po’ deludente nonostante lui sia un grande professionista.
La Sirenetta | La conferenza stampa del nuovo film Disney
Il primo ricordo de La Sirenetta?
SP: «Quando mi fu consegnata la VHS per vedere il provino che dovevo sostenere e vidi entrambe le clip di Ursula e Ariel.»
M: «Quando cantano le sorelle con Sebastian che fa il direttore d’orchestra. Ecco, è il mio primo ricordo di un direttore d’orchestra.»
Non a caso, Sebastian è il suo personaggio preferito…